CRAC DEIULEMAR, M5S CAMERA: QUALE IL RUOLO DI TARANTOLA AI TEMPI DEL SUO INCARICO IN BANKITALIA?

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Dov’era Bankitalia quando la Deiulemar truffava e lasciava sul lastrico migliaia di cittadini? In particolare, cosa faceva Anna Maria Tarantola, oggi presidente Rai, che allora rivestiva il ruolo di vicedirettore generale di Palazzo Koch?

Ho scritto al direttore generale di Banca d’Italia Salvatore Rossi per far luce sulle connivenze politiche e le negligenze istituzionali che hanno accompagnato il fallimento della compagnia di navigazione di Torre del Greco, società che si era trasformata in una sorta di “banca privata” e, secondo l’accusa, raccoglieva abusivamente risparmio.

I cittadini hanno confidato vanamente nel buon funzionamento dei controlli del credito e del risparmio. In realtà l’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia pare aver fallito clamorosamente nella sua missione e il disastro finanziario Deiulemar ha sconvolto la vita di migliaia di persone. E’ quindi doveroso valutare attentamente la correttezza dell’operato di tutti i soggetti istituzionali coinvolti negli ultimi anni.

Non si può dimenticare che i soci di Bankitalia sono gli stessi che dovrebbero collaborare affinché ci sia adeguata vigilanza sulle operazioni bancarie. Un obbrobrio che non può funzionare per tutelare i risparmiatori. Oggi c’è anche da chiedersi se Tarantola, ora che è passata da Bankitalia alla Rai, stia facendo di tutto per dare risalto a una truffa clamorosa e a tutte le vicenda relative a truffe e reati finanziari che hanno visto coinvolte banche d’affari, consob, banca d’Italia.

Ci sono le azioni collettive di diverse centinaia di risparmiatori, attualmente pendenti innanzi al Tribunale Civile di Torre Annunziata, volte a chiarire specifiche responsabilità degli organi di controllo e della Consob. Queste azioni non possono non avere un riverbero in relazione alla debolezza stessa degli strumenti di vigilanza. Tuttavia è da chiarire se i controllori dell’epoca hanno fatto il possibile per evitare collusioni tra dirigenti della stessa Consob e rappresentati legali della fallita Deiulemar, legati da rapporti familiari.

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