Cava Sari: non abbiamo più tempo

Sari
Intervengo per sollecitare la risposta all’interrogazione a risposta scritta n. 4-01522, rivolta al Ministro dell’ambiente, depositata il 31 luglio 2013. Approfitto della presenza in Aula del sottosegretario. Secondo il Regolamento, per le interrogazioni a risposta scritta non devono trascorrere più di 20 giorni. Se fosse stato un cittadino a non rispettare una scadenza, sarebbe stato subito aggredito dalle istituzioni. Qui, in questa seduta, abbiamo sentito parlare di emergenze ambientali e la politica è pronta ad indignarsi e a promettere, ma il momento del fare è sempre riempito dal vuoto.

Siamo cittadini che non sono semplicemente stati abbandonati dallo Stato. Se fosse stato così, probabilmente il nostro destino sarebbe stato più roseo. Siamo cittadini che sono stati calpestati dallo Stato.

Sono anni che proponiamo soluzioni alternative, legalità, controlli e difesa della salute della popolazione. Riceviamo in cambio polizia e altre forze dello Stato che hanno scortato camion dell’immondizia contenenti rifiuti tossici, camion senza bolla di accompagnamento, militarizzazione di discariche e di inceneritori, censura preventiva e arresti per semplici foto fatte alle discariche e ai luoghi di morte che lo Stato ha creato.
In Campania i cittadini sono in pericolo oggi. È quello che chiedevamo nell’interrogazione: l’intervento del Nucleo operativo ecologico in Cava Sari, quella famosa Cava Sari che è diventata un mito internazionale, perché costruita nel Parco nazionale del Vesuvio. Ora, la responsabilità lì è stata sempre di tutti: era al Governo Berlusconi, ma la cava era stata istituita dal Governo Prodi.

Concludo e chiedo, prima di passare alla cronaca con un nuovo caso di tumore anomalo nella zona e prima di un qualsiasi incidente, una risposta scritta e un intervento del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, perché i cittadini altrimenti faranno da soli.

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    “Siamo cittadini che non sono semplicemente stati abbandonati dallo Stato. Se fosse stato così, probabilmente il nostro destino sarebbe stato più roseo. Siamo cittadini che siamo stati calpestati dallo Stato”. W M5S!

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