M5S: la riforma della prescrizione dei reati

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Il tema della prescrizione dei processi penali è ormai uno dei più impellenti in vista di una riforma complessiva del codice penale e del codice di procedura penale che tuteli sia l’interesse dello Stato a veder condannati i colpevoli che, attraverso l’abuso delle tutele previste dall’ordinamento, cercano di prolungare il procedimento al fine di ottenere l’impunità, sia l’interesse delle persone offese dal reato, sia l’interesse dell’imputato a giungere ad una verità processuale certa.

Con la Proposta di legge n. 1174 “Modifiche al codice penale in materia di prescrizione dei reati” si intende scoraggiare la diffusa pratica di trarre un ingiustificato vantaggio dalla lentezza del procedimento penale, con la presente proposta di legge si vogliono ridefinire i termini di prescrizione di cui al primo comma dell’articolo 157 del codice penale, commisurandoli al tempo di durata massima della pena edittale e aumentandoli della metà con un limite minimo di otto anni in caso di delitto e di sei anni in caso di contravvenzione, ancorché punita con la sola pena pecuniaria. Anche il termine di prescrizione per i casi in cui siano previste pene diverse da quella detentiva e da quella pecuniaria è aumentato da tre a cinque anni.
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    Claudio Laviano

    Io eliminerei semplicemente la prescrizione.

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    Marco Sarrini

    Basterebbe lasciare i termini attuali e farla decadere con il rinvio a giudizio e non con il terzo grado com’è adesso! senza tante modifiche ci allineiamo al resto del mondo civile.

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    francesco

    La prescrizione nell’ordinamento giuridico si giustifica dal fatto che se un diritto non viene esercitato per lungo tempo dal titolare, vuol dire che non c’è interesse ad esercitarlo. Se un processo penale si avvia, ciò sta a dimostrare che lo Stato ha interesse a individuare l’autore del reato. Allora fino a quando il processo è in corso non dovrebbe decorrere il tempo della prescrizione.

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    LEMME

    PRIMA DI PARLARE BISOGNA CONOSCERE BENE IL DIRITTO MA RICORDARSI CHE CHI APPLICA LE LEGGI E FA I PROCESSI SPESSO COMBINA GUAI IRREPARABILI E NON NE RISPONDE , CHI SBAGLIA PAGA I DANNI E VIENE CONDANNATO ALLA STESSA PENA DI CHI E’ STATO DANNEGGIATO ALLORA SI CHE SI PUO’ RAGIONARE , INOLTRE VIA IL CSM ORDINE CORPORATIVO E GIURIE POPOLARI A SMORZARE LO STRAPOTERE DELLA CASTA

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    mevi roberta

    Esatto eliminare la prescrizione per prima cosa dopo qualsiasi riforma certo è urgente ma fondamentale sarà salvaguardare la VERITA’, adottando procedure a tutela delle vittime vere e non presunte, per qualsiasi reato anche quelli considerati minori…

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    Etrusco Viola

    ESATTO, hai fatto centro: sono le stesse cose che dice Travaglio…

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    roberto

    E’ condivisibile solo dalle persone che non hanno mai subito un processo. Il termine di prescrizione attuale è fin troppo lungo per i reati minori, per i quali peraltro c’è un tasso relativamente alto di assoluzioni nel merito, per i processi che vedono almeno il primo giudizio. Non serve “allungare” la prescrizione, ma fare lavorare come si deve gli uffici giudiziari (responsabili almeno del 70% dei ritardi che portano alla prescrizione), ridurre il numero delle incriminazioni penali a quelle realmente necessarie, rendere certa la legge e la pena. In campo giudiziario civile, nel quale non c’è un termine massimo di prescrizione, la giustizia è in stato comatoso ed un processo dura venti anni. Se si allungassero i termini massimi di prescrizione, o si togliessero, si otterrebbe solo di far lavorare con ancora maggiore “calma” gli uffici giudiziari, con gravissimi danni sui diritti dei cittadini che in caso di errore giudiziario sarebbero sottoposti a giudizi interminabili con limitazioni per esempio al diritto di espatriare, di partecipare a certi concorsi pubblici ecc. Inoltre pacificamente il termine aumentato di prescrizione sarebbe applicabile solo ai reati commessi dopo la promulgazione della legge, gli altri fatti godrebbero del termine oggi applicabile. Bisogna ricordare che la procedura penale è nata per la salvaguardia delle persone oneste, per punire sulla base del solo sospetto basta qualsiasi amministrazione inquisitoria e non serve né un processo, né un giudice… ed ovviamente non serve nemmeno la prescrizione!

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    mevi roberta

    E’ così purtroppo, atroce sofferenza per gli innocenti in attesa “infinita” di giudizio, ma la prescrizione non rende giustizia, bisogna assicurare oltre ad un giusto processo, indagini meticolose e durata brevissima. Oggi le persone oneste non sono salvaguardate!!!

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    Claudio Laviano

    Quindi col ragionamento di Roberto occorre la prescrizione anche nel civile, la giustizia deve funzionare velocemente ma non con la prescrizione, piuttosto semplificando e chiarendo i codici dove tutto è discutibile e informatizzando gli uffici. Il fatto che il tempo cancelli il reato è semplicemente assurdo.

  10. galloluigi
    galloluigi

    Anche la prescrizione allunga i tempi della giustizia. Perchè l’avvocato non è più interessato ad entrare nel merito del reato, ma piuttosto a trovare tutti gli stratagemmi per rallentare il processo. Altri temi che sollevi sono importanti, ma esulano da questa proposta di legge

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