Il MoVimento 5 Stelle non esiste


Il MoVimento 5 Stelle non ha sede, non ha tesorieri, non ha referenti, non ha una cassa. Non è un oligarchia di 4-5 persone che in una riunione vota e decide la direzione politica.

Non è un insieme di regolamenti e laccioli per controllare gli attivisti e giudicare se vanno bene o male. Il MoVimento non esclude, ma include. Non è un gruppo chiuso, ma è aperto. Un attivista anziano vale quanto l’ultimo arrivato.

In ogni territorio, comunità, il MoVimento 5 Stelle scegli la sua democrazia, la sua forma, il suo programma che non potrà imporre a nessun altro, che non potrà istituzionalizzare e sarà sempre giudicato dai cittadini attivi

Il MoVimento 5 stelle non esiste e non ha un potere, se non morale. Esso nasce sui territori quando si formano le condizioni giuste e c’è un opportuna aggregazione di cittadini per creare una lista civica

Tutte le limitazioni stanno nella nostra testa.

Ad esistere, invece, sono i cittadini , la loro rete e gli obiettivi, i progetti, le idee. Ognuno può sposare uno o più obiettivi e perseguirli senza dover chiedere il permesso a nessuno e senza avere la necessità di sventolare la bandiera del MoVimento 5 Stelle. Naturalmente il suo intervento sarà tanto più incisivo quando più la rete attiva su quell’obiettivo sarà vasta.

Il MoVimento 5 Stelle nasce per realizzare dei progetti e non per diventare un altro partitino con i confini delineati per individuare chi sta dentro o fuori la linea.

Oggi non abbiamo bisogno di un’altro partito, ne di nuovi politici più giovani e belli.

Noi abbiamo bisogno di democrazia e la democrazia non è il voto. La democrazia è fare delle scelte tutti i giorni, nella propria vita, sul lavoro, tra gli amici tenendo presente il bene comune, la collettività, pensando che le proprie scelte hanno un effetto sulla comunità.

Solo con questo, solo con una nuova maturità di ogni singolo, della maggioranza dei singoli, otterremo la vera democrazia.

A me interessa questo. Moltiplicare i cittadini attivi. La nascita di un partecipazione collettiva alla gestione delle cose comuni. Un cambiamento nel pensiero e nelle azioni dei cittadini di ogni città. Altrimenti non accadrà nulla. Un cittadino piazzato in consiglio comunale, alla regione e al parlamento non servirà a nulla senza una rete solidale alle spalle pronta a cooperare e a battersi per idee condivise

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    Marco Manna

    Ti posso chiamare Papà 🙂

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